Chi ha sempre pensato che lifestyle e valori sociali non sono destinati a coesistere si ricrederà, con A portrait of a gesture: cortometraggio, nato all’interno dell’ecosistema Dynamo, dove business etico e bellezza estetica procedono all’unisono. Prodotto da Dynamo The Good Company, l’azienda d’abbigliamento for benefit del gruppo, il progetto creativo porta in scena una narrazione fatta di gesti sapienti. Frame dopo frame ci si immerge nell’autenticità delle storie di chi, attraverso il proprio lavoro, dà vita alla creazione di bene condiviso. Ad aprire il racconto è la testimonianza di Federico, direttore di Oasyhotel, che con pacata fermezza guida il progetto con visione e attenzione alla sostenibilità. A seguire la camera si sofferma su Giulia, capo guida ambientale che, impegnata nella tutela della biodiversità e nella divulgazione scientifica, invita a scoprire la natura e a viverla con la cultura del rispetto. Il racconto prosegue con Mayra, governante di Oasyhotel, che si prende cura di ogni ospite con l’attenzione al dettaglio che contraddistingue il gruppo. Poi, a sorprendere è la verve di Michele: chef toscano che con maestria porta in tavola i valori della terra. A chiudere il cerchio è Andrea, Ceo dell’azienda promotrice del cortometraggio, che racconta la filiera che coniuga materiali d’eccellenza, piacere del vestire e finalità for benefit.
Sono ormai diversi anni che l’apparel, nato ispirandosi alle uniformi dello Staff Dynamo, porta fuori dal Camp una linea fatta di felpe tecniche, t-shirt con impresse le frasi Dynamo e accessori dallo stile semplice e inconfondibile. C’è qualcosa che rende immediatamente riconoscibili i capi di The Good Company: non è solo la qualità dei materiali, ma la costante tensione verso la ricerca e l’innovazione. Ogni collezione è il risultato di un viaggio fatto di incontri, sperimentazioni e contaminazioni internazionali. L’ultima creazione porta il nome di Gardner, una giacca che prende ispirazione dall’iconico modello da giardinaggio. Dietro un’apparenza disinvolta e casual si nasconde un piccolo capolavoro tecnico: tre mondi si incontrano in un unico capo: la tradizione della lana cotta, l’innovazione del ripstop giapponese e la performance dell’ovatta americana. Mentre i punti vendita storici continuano a essere un riferimento per gli appassionati, il percorso del brand segna nuove tappe importanti. A Firenze, nel cuore pulsante della città, è nato il primo flagship store permanente: non solo una vetrina, ma uno spazio che racconta la filosofia e l’identità del marchio. Allo stesso tempo, le giacche con dynamino hanno trovato casa nei boutique hotel Belmond in Italia, oltre che in selezionate boutique dentro e fuori i confini nazionali.
