Art Factory 2025

Tra case sospese, costellazioni di ceramiche luminose e alfabeti multisensoriali, i Camper e le loro famiglie hanno trasformato le emozioni in opere collettive.
Un momento dell’attività proposta ai Camper da Guerrilla Spam.


Virginia Zanetti ha accompagnato i genitori nella creazione di un’installazione spaziale che riflette sul tema dell’abitare. Case sospese, tessuti leggeri e parole evocative hanno disegnato un’idea di casa come spazio di relazione e identità. Marta Spagnoli, invece,  ha coinvolto le famiglie in un’opera corale e nella scoperta della natura.

Come? Attraverso il campionamento della flora di Oasi Dynamo, da cui ha tratto ispirazione per una grande tela realizzata con la tecnica del monotipo, in cui ogni partecipante ha scelto un elemento vegetale da imprimere. Veronica Bisesti ha guidato i genitori nella realizzazione di una costellazione di ceramiche luminose, utilizzando la tecnica giapponese del raku, dove le forme organiche e le superfici metalliche richiamano i corpi celesti. In parallelo, con Davide Sgambaro, i genitori hanno creato bozzetti di mantelli ispirati alla figura dell’antieroe, esprimendo le proprie unicità e fragilità. 

Se Guerrilla Spam ha invitato i ragazzi a costruire un rifugio in gommapiuma, ispirato ai nidi animali, David Reimondo, con la DynamoEtimografia, ha guidato i giovani creativi nella realizzazione di un alfabeto partendo da parole personali e traducendole in simboli visivi e sonori. I segni sono poi stati esposti su una parete interattiva multisensoriale. E ancora Matteo Nasini ha costruito con i ragazzi un’installazione fatta di fili colorati tesi nello spazio. L’opera, impossibile da realizzare da soli, riflette sulla forza del gruppo e sul valore della collaborazione. 

Sulla stessa scia Giulio Locatelli ha guidato i partecipanti nella creazione di un tappeto corale ispirato al giardino con la tecnica del tufting, dove ogni ragazzo ha disegnato un elemento da trasformare in trama. 

Veronica Gaido ha realizzato un’installazione immersiva attraverso i ritratti fotografici in lunga esposizione di tutti i bambini, per far “immergere” il visitatore nel mondo Dynamo che si crea durante ogni sessione al Camp.​ 

A testimoniare  l’affetto degli artisti verso Art Factory, ​Velasco Vitali è tornato al Camp per  ampliare il “branco” di cani già avviato nel 2013, ​mentre Giuseppe Veneziano, è venuto per realizzare una grande tela neopop ispirata all’albero di tiglio che osservava dalla sua stanza quando venne al Camp la prima volta nel 2012.

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